
Non pensare che tutti possano diventare imprenditori: con Rise of Industry 2 ti rendi conto che non è così banale come sembra. Prendi i tuoi soldi, spera di ricordarti tutto quello che ti serve e preparati a mettere su il tuo impero industriale!
Le fondamenta
Un bel giorno decidi che è il tuo momento: vuoi diventare ricco e, siccome sono gli anni Ottanta e i social non esistono, hai deciso di investire nell’industria. Per fortuna vivi negli Stati Uniti, dove si sa che creare un impero da zero è all’ordine del giorno, pertanto prendi il tuo gruzzoletto, ti guardi le videocassette di Frank, il tuo losco mentore, e ti avvii verso l’apertura della tua prima società. Dopo aver scelto il nome, puoi sceglierne la strategia, i dirigenti e la città dove stabilirti e avviare finalmente la tua avventura. L’obbiettivo finale è rendere la città dove ti stabilisci un ricco fulcro industriale di cui tu sei il boss.
Costruisci da zero
Per iniziare, devi chiaramente prima scegliere un ramo in cui investire: metallurgia, plastica, vetro, scegli tu, ce ne sono vari. Una volta fatto questo, è il momento di fare una selezione: partendo dai materiali ti servono, devi scegliere quali sono gli edifici che devi piazzare per estrarre, raffinare, coltivare e quant’altro. Prima di costruirli senza criterio, è obbligatorio pianificare: distribuiscili bene sul terreno che hai a disposizione, perché devi anche creare una rete di strade ben connesse e con una distribuzione elettrica e idrica efficiente all’ennesima potenza, per evitare ritardi e sprechi.
I soldi non sono infiniti e ci vuole pochissimo per andare in perdita, pertanto, è importante imparare quando il materiale va venduto e quando va fatto proseguire nella filiera della lavorazione, niente va lasciato al caso.

Contratti, strategie e relazioni
È importante scegliere con cura i contratti in base a ciò che hai a disposizione: altre imprese faranno delle richieste di materiali in vari gradi di lavorazione, dalle materie prime ai prodotti finiti, e potrai scegliere qual è il più conveniente per te. In questo modo, puoi continuare a mantenerti in attivo, non fallire e guadagnare sempre più soldi.
Ovviamente è importante anche investire correttamente ciò che ti entra in tasca: gli edifici da costruire, infatti, non sono solo quelli per l’estrazione e la lavorazione, ma ci sono anche laboratori di ricerca in cui puoi acquisire nuove tecnologie per migliorare l’efficienza dei tuoi impianti e rendere sempre più complesse e redditizie le catene produttive.
Non dimenticare, infine, i rapporti umani: non solo i tuoi dipendenti vogliono condizioni di lavoro ottimali, ma anche i tuoi colleghi imprenditori e il governo locale vogliono la loro parte. Infatti, conoscere le persone giuste e fare rete con esse è fondamentale per farsi conoscere e avere i contratti migliori. Inoltre, non dimenticare i dirigenti che assumi: ognuno di essi ha delle caratteristiche diverse che possono dare bonus o malus all’organizzazione della tua società e potranno aiutarti, o affossarti, nel tuo cammino verso il successo.
Tecnicismi
Grazie all’editore Kasedo Games, ho provato questo gioco in anteprima la versione per PlayStation 5, disponibile al pubblico dal 16 settembre 2025.
La grafica è molto carina, pulita e dettagliata allo stesso tempo; l’estetica è molto anni Ottanta e la musica aiuta a immergersi nell’atmosfera. Molto belli anche i video introduttivi stile VHS, in cui l’esperto di Business Frank Wilson ci spiega come muoverci in questo mondo di squali.
Pecca solo leggermente nei controlli, che nella versione per console vengono chiaramente un pochino penalizzati dall’uso del controller, che è meno preciso; niente di insuperabile, comunque, perché una volta che ci si abitua, non si sente la mancanza di mouse e tastiera.
Un punto di attenzione, inoltre, va dato all’Interfaccia Utente, che a volte risulta troppo affollata e soffre un po’ per lo zoom elevato: nelle impostazioni predefinite si trova al 200%, e ciò taglia un po’ alcuni elementi; solo portandolo a 100 o 125, il problema si risolve.
Qualcuno afferma di aver avuto problemi di prestazioni quando si ingrandisce molto la zona industriale, ma personalmente sulla mia PS5 non ho riscontrato niente del genere.
Nel complesso, comunque, per me risulta essere un gioco completo e ben rifinito.

In conclusione
Rise of Industry 2 non ha una vera e propria trama o lore dietro: sei tu con la tua mente soltanto a fare strategia e studio su come essere il migliore, o nella modalità campagna o in quella creativa.
Non è un gioco da approcciare alla leggera, perché per andare avanti è necessario programmare le azioni da compiere, studiare la mappa per distribuire gli edifici e saper equilibrare le risorse. Certo, va detto che non è un gioco molto intuitivo, c’è molto da leggere e da capire, e se non si è disposti a investirci del tempo allora non è il gioco adatto.
Personalmente, l’unica cosa che davvero non ho apprezzato è la poca flessibilità nella costruzione, come il non poter spostare gli edifici: il dover distruggere e ricostruire ogni volta alla lunga diventa pesante.
Lo consiglio?
Sì, ma solo se vi interessa davvero un gioco di strategia: non è un generico simulatore in cui piazzi le cose e via, ci vuole pazienza e voglia di pianificare, altrimenti rischia di diventare un gioco noioso se non addirittura frustrante.
